Travels - Come arrivare a Boracay



Ciao a tutti la vostra travel blogger è ancora qui per raccontarvi qualcosa del mio bellissimo viaggio nelle Filippine.
Ultima parte del viaggio, l'isola di Boracay
Boracay l'isola più famosa delle Filippine, l'isola che conta più di 1 milione e mezzo di turisti ogni anno, l'isola che fa brillare gli occhi appena la nomini, la spiaggia considerata una delle più belle del mondo.
Qualcosa verso la fine del viaggio ci ha fatto un pò ripensare a questa scelta...e adesso vi racconto il perchè.
Mentre eravamo a Moalboal la stessa coppia lui italo canadese simpaticissimo e super logorroico e lei filippina appena sposati appena abbiamo detto che alla fine del viaggio saremmo andati a Boracay
lei ha esordito con un "omg"
ci ha spiegato che a Boracay ci sono le alghe e queste alghe sono tossiche perchè dovute all'inquinamento.
Dico solo che siamo sbiancati perchè non avevamo mai sentito questa cosa prima, ci ha spiegato che il governo stava facendo un'indagine sulla questione e che hanno fatto dei rilevamenti per controllare lo stato del mare e che in alcuni punti parole sue è come se facessi il bagno in un gabinetto, testuali parole!!!!
Sono quasi svenuta! panico, cosa facciamo? ma davvero a Boracay ci sono queste alghe? cambiamo destinazione? ma abbiamo già i voli prenotati.
Abbiamo cercato qualcosa online ma nessuno parla della situazione delle alghe, ho trovato qualche articolo di giornale ma niente di più.
A Bantayan abbiamo invece incontrato uno svizzero che va spesso a Boracay, anche lui ma meno direttamente ci ha fatto capire che il problema esiste, le alghe ci sono e compaiono praticamente durante i mesi caldi, da Gennaio a Giugno, ci ha detto che in sono a riva ed appena entrato in acqua e dopo è tranquillo, poi continuava a ripetere andate e vedete voi, si teneva molto sul vago ma poi quando gli ho chiesto ma tu il bagno lo fai ? lui mi ha risposto non più...
Quest'ultima frase non è stata certo di incoraggiamento.
Alla fine dopo averci pensato molto abbiamo deciso comunque di partire e vedere di persona la situazione.
Abbiamo preso un volo della Cebu pacific da Cebu city a Caticlan nell'isola di Panay, considerato uno dei due aeroporti di Boracay.
Dall'aereo notiamo subito la macchia verde che si estende lungo tutta la spiaggia, ok le alghe ci sono ancora non sono sparite. Bene cominciamo bene.
Arrivati a Caticlan noti subito l'organizzazione ed i costi decisamente superiori al resto delle Filippine
con un biglietto paghi il tricycle fino al porto e la barca che in circa 15 minuti ti porta a Boracay.
Ci sono inoltre 2 tasse abbastanza alte da pagare, diciamo che appena nomini l'isola paghi, ti fanno pagare qualsiasi cosa.
Aspettiamo 5 minuti per la nostra barca, c'e un via vai infinito, le barche dirette all'isola partono ogni 10 minuti e sono dei bilancieri che contengono circa 30 persone e sono tutti pieni....mai visto tanta gente.
Andiamo diretti nella nostra guest house prenotata grazie allo svizzero, anche stavolta siamo stati fortunati abbiamo trovato un posto carino, centrale ed abbastanza vicino al mare ma soprattutto ad un prezzo buono, Boracay è molto cara, le guest house e gli apart'hotel sono pochi rispetto agli alberghi delle grandi catene presenti sull'isola.
Notiamo subito percorrendo la strada che dal porto ci porta nella zona white beach station 2 che c'e il solito traffico filippino, una marea di Tricycle sfrecciano lungo questa stradina in fila indiana, solite case in costruzione, insomma il solito caos filippino, niente di quello che mi ero immaginato e aspettato, mi ero fatto un immagine di un'isola pulita, verde e tranquilla.
La massiccia costruzione si nota da subito, non uno spazio libero, hotel e case ovunque, qui l'uomo ci è andato pesante dando sempre meno spazio alla foresta ed alla natura per costruire alberghi, del resto tutti questi turisti dovranno pur stare da qualche parte.
Lasciate le valigie in camera andiamo subito in spiaggia per decidere il da farsi, per arrivare in spiaggia dalla strada principale si percorre una stradina stretta lungo alberghi, negozietti e case, l'isola è un labirinto, neanche 10 minuti e siamo in spiaggia.
Per noi che veniamo da isole poco turistiche trovarsi di fronte a tutte queste cose è un pò uno shock, la spiaggia si divide in 2 parti, la parte della spiaggia lungo il mare, poi ci sono una fila di palme e la parte della spiaggia su cui si affacciano negozi e hotel, si avete capito bene i grandi alberghi ed i negozi sono direttamente in spiaggia e sono talmente tanti che non c'e uno spazio vuoto.
La spiaggia è di un bianco candido da accecarti il mare ha dei colori di un azzurro incredibile ma ...le alghe ci sono e sono davvero tante.
Noi siamo arrivati con l'alta marea ed il primo impatto è davvero tragico, l'acqua in alcuni punti sembra un pozza verde ed alcuni punti della spiaggia sono ricoperti da queste alghe verde brillante tanto da sembrare un manto erboso.
Un pò sconfortati e tristi decidiamo di percorrere tutta la white beach che si estende per 3 km, impresa faticosa visto che è mezzogiorno, abbiamo ancora le sneakers ai piedi e c'e il sole a picco.
Lungo il percorso ci accorgiamo che la situazione rimane invariata, alghe alghe e sempre alghe, in alcuni punti la spiaggia è impraticabile, il altri no ma in acqua le alghe ci sono e non sono poche.
Durante il pomeriggio durante la bassa marea la situazione migliora perchè le alghe si accumulano a riva specialmente in alcuni punti.
Non abbiamo ancora deciso cosa fare...
Il pomeriggio poco prima del tramonto la spiaggia si anima, le barche delle escursioni aprono le vele e sono pronte a salpare per il giro al tramonto, i bambini cominciano a costruire sculture di sabbia, venditori di escursioni e gadget ovunque.
I bar che durante il giorno offrono lettini cominciano a prepararsi per la sera, la musica si alza, si preparano per la vita notturna.
Il giorno seguente dopo un giro in spiaggia la mattina alla scoperta della white beach decidiamo di provare a fare il bagno.
Insomma alla fine ci fai l'occhio alle alghe e trovato il nostro posticino riusciamo per i giorni seguenti di fare dei bei bagni, con la bassa marea sopratutto nei giorni seguenti la situazione migliora e le alghe da passare per arrivare fino al punto punto diminuiscono sempre più.
Boracay è un'isola che offre davvero molto, ristoranti di ogni genere, locali, musica, spettacoli, negozi ed un centro commerciale all'aperto, il tutto praticamente in spiaggia, una sabbia bianchissima e morbidissima che sembra davvero borotalco, un clima rilassante nonostante le migliaia di persone presenti sull'isola, un ritmo a cui ti abitui praticamente da subito e che forse ti fa dimenticare tutte quelle alghe schifose.
Il problema alghe a quanto pare è dovuto dall'inquinamento e dalla sovra costruzione di strutture nell'isola, la richiesta è aumentata e la cura del territorio diminuita, troppo per un isola cosi piccola, un turismo cresciuto in maniera esponenziale in poco tempo, una situazione che a mio avviso è sfuggita di mano.
Il problema alghe sussiste e le autorità locali ne stanno discutendo e stanno cercando di capire se le alghe sono davvero tossiche.
Fede
una fashionista con lo zaino











Fede

Shopaholic, bijoux, shoes, and bags lover with a great passion for travels.

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