Travels - El nido la perla delle Filippine



 La strada sterrata sembrava interminabile, chiusi nel piccolo van, fino a che una collina rocciosa a forma di panettone spunta improvvisamente dietro una curva, segno che siamo vicini alla meta.
Ancora qualche chilometro, girando intorno alla roccia ed ecco che la strada diventa asfaltata. Siamo arrivati a El Nido, che ci appare in fondo alla discesa. Arriviamo alla fermata dei bus, uno spiazzo  con un paio di piccole costruzioni che fanno da sala di aspetto ed uffici e qualche bus e minivan parcheggiati. La strada continua verso il mare e lo costeggia fino ad attraversare tutto il villaggio, per poi risalire nuovamente e confluire nell'unica via di accesso, da cui siamo arrivati. El Nido si affaccia sulla sua spiaggia, con tre strade parallele al mare, intersecate da altre più piccole a formare  un tessuto urbano pieno di case, negozietti, ristoranti e molte guest house, alcune proprio sulla spiaggia, le altre sparse tra le case. La nostra è tra le prime provenendo dalla stazione dei bus, con un piccolo cortile dal quale si accede direttamente al mare. El Nido è un posto magnifico, ci si rende conto di questo immediatamente, al primo sguardo, dominato come è da enormi rocce coperte di vegetazione che proteggono la baia, disseminata di isolotti. Il villaggio è ordinato e pulito così come la spiaggia, lunga ma poco profonda e leggermente in discesa, bagnata da un mare dai mille colori, dove sono ancorate numerose barche.
Le giornate trascorrono andando in escursione a visitare l'arcipelago oppure semplicemente in spiaggia, facendosi portare dai sidecar locali a quella fuori dalla baia, lunga e semideserta con un paio di piccolissimi villaggi e qualche resort, oppure facendo pochi passi dalla propria guest house.
La sera invece, dopo aver girato tra i negozietti strapieni di mercanzia, per cenare si può scegliere tra piccoli ristornati ambulanti specializzati in spiedini di carne o pesce, oppure i piccoli fastfood con i loro sandwiches oppure i ristoranti, a self service o con servizio, insomma la scelta è varia per tutti i gusti e per tutte le tasche. Dopo cena, ci si ritrova sulla spiaggia dove fronte mare ci sono numerosi bars, alcuni dove suonano dal vivo. Con l'alta marea i tavolini sono praticamente lambiti dal mare, illuminato dalla luna e dalle stelle tanto basse che sembra quasi poterle toccare con mano.
La meraviglia di questo luogo è però lo specchio di mare che per chilometri è punteggiato da isolotti e scogli. I locali organizzano 4 tipi di escursione  indicate con le prima quattro lettere dell'alfabeto, a,b,c,d, ognuna della quali permette di scoprire isole diverse, spiagge incredibili, alcune nascoste nell'interno cavo della roccia e raggiungibile solamente da una piccola feritoia o buco magari sommerso dal mare, un susseguirsi di angoli nascosti ed imprevedibili, luoghi fantastici per patiti della fotografia.
Con il tour d ci ci spinge su una bellissima spiaggia molto lontana rispetto alle altre, difficilmente raggiungibile con il mare mosso, ma lunghissima, deserta. Il paesaggio visto con i quattro tours assomiglia molto a quello che si può vedere in Thailandia, nella zona di Krabi, ma qui è meno scontato, ti sorprende ad ogni angolo.


Il nido è, a mio parere, uno dei luoghi più belli e scenografici che si possa vedere, una meta imperdibile se si arriva a Palawan, nelle Filippine.











































Fede

Shopaholic, bijoux, shoes, and bags lover with a great passion for travels.

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