venerdì 4 luglio 2025

IED Roma fashion show

 Roma,3 Luglio 2025

HUMANAE: LA MODA IED IN DIALOGO CON VIDEOCITTÀ.

SFILANO LE IDENTITÀ DEI GIOVANI DESIGNER ALL’INTERNO

DEL FESTIVAL DELLA VISIONE




In passerella al Gazometro Ostiense, le collezioni dei diplomandi della Scuola di Moda IED Roma interagiscono con l’installazione immersiva dei MACHINEZERO

Tra le iniziative dell’Istituto Europeo di Design al Festival anche Heliopolis, un videomapping fruibile che unisce arte digitale, retrogaming e interazione del pubblico

Humanae è stato il tema del fashion show di IED Roma che, con le creazioni delle diplomande e dei diplomandi in Fashion Design e Design del Gioiello, ha animato giovedì 3 luglio il Gazometro di Ostiense dell’ottava edizione di Videocittà, il Festival della Visione e della Cultura Digitale ideato da Francesco Rutelli e diretto da Francesco Dobrovich. 

“Humanae è una dichiarazione di presenza e un invito a guardare con profondità al nostro tempo, attraverso l’intelligenza e la sensibilità di chi sta per entrare nel mondo del progetto”, commenta Paola Pattacini, Head of Fashion School IED Roma. “Quest’anno i progetti si confrontano con il tema dell’identità umana in relazione alla tecnologia, e la sfilata si arricchisce di un dialogo visivo grazie alla collaborazione con Videocittà.





Durante la sfilata, modelle e modelli hanno attraversato questa architettura immersiva, generando un’interazione costante tra abiti, corpi e immagini. Il tema scelto, Humanae - dal latino “dell’umanità” - apre inoltre a una riflessione sulla soggettività e l’appartenenza, ponendo al centro la relazione tra individuo, tecnologia e ambiente. Ogni interazione, anche la più minima, genera una forma, un contenuto, un frammento. All’interno di questa rete di stimoli, la moda si fa linguaggio sensibile e collettivo: costruzione dell’identità, gesto espressivo, forma di esposizione.

La partecipazione al Festival rafforza inoltre il ruolo interdisciplinare della sede romana dell’Istituto Europeo di Design, che coinvolge nel progetto la Scuola di Arti Visive e il Master in Arts Management. In particolare, il video mapping Heliopolis, diretto dal docente IED Roma Lorenzo Raffi, ha invitato i visitatori a esplorare una città simbolica ispirata alla Città del Sole di Tommaso Campanella, con riferimenti alla fantascienza delle origini, alla laser art e al retrogaming.

In passerella:

1. CIÒ CHE RESTA INVISIBILE

Martina MATTIACCIO (fashion designer)

Ciò che resta invisibile è una collezione che esplora la figura della “pecora nera” come simbolo di ribellione e trasformazione. Attraverso tagli, lacerazioni e il filo rosso, i capi rivelano ciò che viene nascosto, dando forma a un’estetica che unisce memoria, imperfezione e asimmetria. L’ispirazione proviene dalle costellazioni familiari di Bert Hellinger, dalla Body Art di Gina Pane e dall’arte manierista, trasformando la moda in un linguaggio visivo di denuncia e rivelazione.

TESSERAE

Michela MAGNANI (designer del gioiello)

La scelta del tema è dettata dalla volontà di unire innovazione e passione per il gioiello alla tecnica musiva legata profondamente al territorio e alle radici della designer. Una interpretazione del concetto del mosaico stesso in nuove tecnologie applicabili per rendere la tecnica tradizionale contemporanea.

2. ABITO E HABITUS

Gennaro ANDRULLI (fashion designer)

La collezione parte dalla citazione “Impara le regole come un professionista e impara a romperle come un artista” (Pablo Picasso). Esplora il concetto di abito come espressione dell'identità, unendo il vestire e l'animo di una persona. Si concentra su: dandy, eleganza maschile, Optical Art, rottura delle regole sartoriali.

3. ECLETTICA

Dylan PALMISIO (fashion designer)

La collezione esplora il mondo di alcune figure femminili che sono state le muse di importanti artisti, hanno avuto a loro volta una vocazione artistica e contribuito alla fusione tra moda e arte, reinterpretando elementi dai loro vissuti. Da Isadora Duncan, la leggerezza e la libertà del ballo spoglia, da Lee Miller, le sue immagini surrealiste e l’influenza della guerra, e dal manichino abbandonato, i tagli e le lavorazioni distressed. Così ogni elemento di queste figure è tradotto in tessuti, volumi e forme che creano un perfetto equilibrio tra passato e presente, arte e moda.

4. SILENZIO STORIOGRAFICO

Azarin GASIMLI (fashion designer)

La collezione esplora l’evoluzione dei codici di genere nella moda attraverso il passaggio del tempo, mostrando come l'immagine della donna e il suo ruolo siano cambiati. Ogni capo racconta una storia di rottura degli stereotipi, proponendo un futuro inclusivo e senza confini di genere.

5. LÉGER

Federica LOMBARDI (fashion designer)

Tema centrale della collezione il concetto di leggerezza. Ispirato alla letteratura e all’arte, non si tratta solo di un principio di frivolezza, non è solo assenza di peso, ma una filosofia estetica basata su essenzialità, trasparenza e purezza formale, con richiami alla natura e al pensiero Zen. La collezione proposta traduce questi principi attraverso tessuti leggeri, tagli asimmetrici e una palette neutra, promuovendo un’eleganza essenziale e senza tempo.

FIU

Maria Teresa MANZO (designer del gioiello)

Il gioco è un’attività universale che stimola apprendimento, creatività e sviluppo culturale. Questa ricerca esplora il gioco come chiave per comprendere il processo creativo nel design del gioiello, articolandolo in cinque fasi: noia, idea, materia, errore e persona. Ogni fase rappresenta un momento essenziale di sperimentazione e trasformazione, fino alla creazione di un gioiello che dialoga con chi lo indossa. Il gioco, dunque, non è solo metodologia progettuale, ma anche una filosofia che intreccia pensiero, materia e identità.

6. NATURGEWALT

Daniele DARGENIO (fashion designer)

Il progetto nasce con l’obiettivo di raccontare il rapporto tra l'uomo e una natura più grande e più forte di lui. I capi, le forme, le texture e le lavorazioni utilizzate conferiscono alla collezione un aspetto "grezzo", per evocare questo concetto e le strategie di adattamento che ne conseguono.

7. JANUS FLEURI

Costanza LILLI (fashion designer)

Janus Fleuri è una collezione che nasce dall’esigenza di esplorare le contraddizioni e le tensioni insite nella società contemporanea, dove la moda diventa uno specchio della nostra psiche collettiva. Il nome stesso, “isteria”, si fa portavoce di una riflessione su come la frenesia e l’esasperazione caratterizzano il nostro modo di vivere, influenzando profondamente le scelte estetiche e stilistiche. La collezione è una reazione visiva a una realtà iper-stimolata, dove l’individuo è costantemente sollecitato a adattarsi e a rispondere a una moltitudine di impulsi, ma allo stesso tempo è anche un invito a ritrovare una nuova forma di espressione personale attraverso la moda.

Oltre

Giulia ODDONE (designer del gioiello)

Oltre è una parola che trasmette libertà e immaginazione. Indica il superamento di un limite e quindi la rottura con schemi prestabiliti. Oltre è un invito a tornare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, occhi che non hanno timore del giudizio né del fallimento, occhi che non conoscono competizione e paragoni, perché da bambini si imita per crescere e per amore, non per competere con ideali di perfezione. Oltre si pone come obiettivo di permettere alle persone di ritornare bambine, di recuperare il valore protettivo del gioiello e di promuovere la libertà di espressione e l’inclusività.

8. IL PARADOSSO DEL LUSSO

Josilene CAETANO (fashion designer)

Il progetto fonde tradizione e innovazione attraverso l’upcycling, trasformando pellicce vintage e tessuti recuperati in capi contemporanei con un forte impatto estetico e simbolico. Ispirata dall’arte dell’arrangiarsi degli anni ’40, il designer smonta e ricostruisce materiali esistenti, dando loro nuova vita in una collezione che sfida l’idea di lusso tradizionale. Ogni pezzo racconta una storia di recupero e trasformazione, con dettagli inaspettati come fodere patchwork e contrasti materici che enfatizzano il dialogo tra passato e presente. Un’estetica sofisticata e sostenibile, dove il riuso diventa espressione di creatività e consapevolezza.

9. MESOTES

Jordan BARBONI (fashion designer)

L’intera collezione si basa sul confronto di due mondi apparentemente opposti fra loro: il Classicismo greco ed il Minimalismo. Il punto focale di questa unione avviene attraverso la filosofia greca di Aristotele del Mesotes, letteralmente la virtù del giusto mezzo. Il mesotes viene interpretato come il perfetto equilibrio fra eccesso e difetto, complessità e semplicità, proprio per questo vengono presi gli elementi chiave del classicismo e del minimalismo in modo da creare un design equilibrato ed armonioso. La collezione è un invito a riflettere sulla possibilità di trovare il nostro mesotes personale e mostrare come, da due mondi completamente opposti, possa nascere qualcosa di nuovo ed inaspettato.

ZONE

Michela MAURIZI (designer del gioiello)

ZONE è una nuova metodologia di ricerca progettuale che propone un approccio e un insieme di metodi da utilizzare nello sviluppo di ricerche per il design. Riuscire a leggere le sfumature del reale vuol dire costruire un solido approccio mirato a cogliere, in ogni circostanza o sfida della vita, ciò che ha veramente valore, per eliminare tutto il non necessario e riuscire a canalizzare positivamente l’attenzione e le energie: dalla fase di apprendimento a quella di sviluppo e comunicazione.

10. LEGACY

Marianna CALDARONI (fashion designer)

Attraverso il tema dei legami generazionali, la designer esplora il rapporto tra nonni e nipoti come simbolo di continuità e trasformazione. Valorizza l’artigianato con dettagli come ricami e accessori in rafia, pelle e pelliccia. Il suo obiettivo è mostrare l’influenza tra generazioni nella moda e nei materiali. Così, tradizione e innovazione dialogano, creando un ponte tra passato e presente.

11. NUANCES

Nicholas FRANCESCHI (fashion designer)

Protagonista di questo progetto è la metropoli, intesa come strumento principe per la comprensione profonda del concetto di sfumatura, da intendere come punto d’incontro tra due visioni che, avvicinandosi l’una all’altra, ne creano una nuova e funzionale per entrambe. La collezione utilizza tre elementi fondamentali come sociologia, architettura ed espressioni artistiche per arrivare ad una estetica tale da riuscire ad esprimere questo ambiente complesso, affascinante, inesorabile e spesso aspro.

12. TECHE

Umberto FENICCHIA (fashion designer)

Tutti noi creiamo teche, spazi da vivere, il nostro corpo, la nostra immagine, il nostro spazio vitale, un luogo o involucro in cui proteggersi ma allo stesso tempo dimostrare la propria essenza. Teche è il coraggio di costruire il proprio involucro di certezze, scegliendo con cura cosa proteggere con rigidità e cosa esporre. Coprirsi è scoprirsi: è un modo di raccontarsi senza parole, di mostrarsi per ciò che si è nella propria interiorità, fatta di sogni, ricordi e memorie.


Per guardare il  reel della sfilata
instagram @fedeiloveshopping

Ringrazio Maddalena Torricelli per l'invito.



martedì 4 marzo 2025

Beauty - Come farsi le sopracciglia e usare il sapone per un effetto definito e naturale

 


Come farsi le sopracciglia e usare il sapone per un effetto definito e naturale

Le sopracciglia sono una delle parti più importanti del viso: incorniciano lo sguardo, esaltano l’espressione e possono fare una grande differenza nel make-up. Averle curate e ben definite non significa necessariamente dover ricorrere a trattamenti professionali, perché con i giusti strumenti e tecniche si possono ottenere ottimi risultati anche a casa.

Negli ultimi anni, un trend che ha conquistato il mondo della bellezza è quello delle sopracciglia pettinate con il sapone, noto come soap brows. Questa tecnica permette di ottenere un effetto naturale, voluminoso e perfettamente in ordine, senza l’uso di gel o prodotti fissanti tradizionali.

Vediamo insieme come farsi le sopracciglia a casa e come utilizzare un sapone per sopracciglia per un look perfetto.

Come Modellare le Sopracciglia a Casa

Prima di definire le sopracciglia con il trucco o con il sapone, è importante dar loro una forma armoniosa.

Ecco i passaggi essenziali per sistemarle al meglio.

1. Trova la Forma Giusta per il Viso

La forma delle sopracciglia dovrebbe seguire la struttura naturale del viso. Per determinarla, puoi usare una matita come guida e seguire queste indicazioni:

  • Inizio: Posiziona la matita in verticale lungo il lato del naso. Il punto in cui incontra il sopracciglio è il suo punto di partenza naturale.

  • Arco: Inclina la matita dalla narice fino al centro dell’occhio. Qui dovrebbe trovarsi il punto più alto dell’arco.

  • Fine: Sposta la matita dalla narice fino all’angolo esterno dell’occhio. Qui dovrebbe terminare il sopracciglio.

2. Rimuovi i Peli Superflui

Dopo aver individuato la forma ideale, è il momento di pulire la zona dai peli in eccesso. Ci sono diversi metodi per farlo:

  • Pinzetta: Perfetta per definire con precisione. Bisogna strappare il pelo seguendo la sua crescita per evitare irritazioni.

  • Ceretta per sopracciglia: Ideale per rimuovere più peli in una volta sola, ma va usata con cautela per non assottigliare troppo la forma.

  • Rasoio per sopracciglia: Un metodo veloce e indolore, ma con una ricrescita più rapida rispetto alla pinzetta.

Consiglio: Evita di sfoltire troppo le sopracciglia. La tendenza attuale punta a sopracciglia piene e naturali, quindi rimuovi solo i peli fuori posto senza alterare troppo la loro forma.

Come Usare il Sapone per Sopracciglia (Soap Brows)

Una volta modellate, le sopracciglia possono essere pettinate e fissate con il sapone, un metodo semplice ma efficace per ottenere sopracciglia voluminose e ordinate per tutto il giorno.

1. Perché Usare il Sapone per Sopracciglia?

L’uso del sapone per fissare le sopracciglia è una tecnica utilizzata da truccatori professionisti da anni. Rispetto ai gel tradizionali, il sapone:

✔️ Fissa le sopracciglia senza appesantirle.
✔️ Dona un effetto laminato e pettinato all’insù.
✔️ Mantiene la forma più a lungo rispetto ai gel classici.
✔️ È un’alternativa economica ed efficace.

2. Quale Sapone Usare?

Per ottenere un buon risultato, il sapone deve avere alcune caratteristiche specifiche:

Trasparente: Non deve lasciare residui bianchi o visibili sulle sopracciglia.
Glicerina o a pH neutro: Evita saponi troppo aggressivi che possano irritare la pelle.
Non schiumogeno: Il sapone deve fissare, non creare schiuma.

Esistono prodotti specifici chiamati brow soap, formulati appositamente per questo scopo e facili da applicare.

3. Come Applicare il Sapone sulle Sopracciglia?

Passaggi per ottenere sopracciglia perfette con il sapone:

1️⃣ Inumidisci leggermente il pennello spoolie (scovolino per sopracciglia) con acqua o un setting spray. Evita di usare troppa acqua per non sciogliere il sapone e renderlo troppo liquido.
2️⃣ Strofina lo spoolie sul sapone fino a raccogliere una piccola quantità di prodotto.
3️⃣ Pettina le sopracciglia verso l’alto con movimenti leggeri e delicati, modellandole nella forma desiderata.
4️⃣ Lascia asciugare il sapone per qualche secondo.
5️⃣ Se necessario, rifinisci con una matita o un ombretto per sopracciglia per riempire eventuali spazi vuoti.

Per un effetto più laminato, puoi usare il dorso di un pennello per premere delicatamente le sopracciglia e farle aderire meglio alla pelle.

Sopracciglia Perfette con un Metodo Facile e Accessibile

Curare e modellare le sopracciglia a casa è più semplice di quanto sembri. Con le giuste tecniche e il sapone per sopracciglia, puoi ottenere un look definito, voluminoso e naturale senza bisogno di prodotti costosi o trattamenti professionali.

La chiave per un risultato perfetto è seguire la forma naturale del viso, rimuovere solo i peli in eccesso e utilizzare il sapone nel modo corretto per fissare e pettinare le sopracciglia in modo impeccabile.

Ora che conosci tutti i segreti per sopracciglia perfette, sei pronta a provare il metodo soap brows?


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