lunedì 30 gennaio 2012

domenica 29 gennaio 2012

venerdì 27 gennaio 2012

New cuff from Thailand


i left italy only with this white cuff ....and i came back with a new pink one, love the colour.....now thinking about it why i did not buy other colours?

sono partita dall'Italia con un solo bracciale, questo bianco, di solito in vacanza porto con me le cose meno preziose, certo il bianco sta bene con l'abbronzatura ...ma era tutto solo poverino cosi ho aggiunto un bellissimo bracciale fuxia comprato in Thailandia, che ne dite vi piace? ora che ci penso perche' non ne ho presi altri ? sono cosi carini....uffi




giovedì 26 gennaio 2012

Back home

today i published a post that i wrote some days ago but i fogot to publish it on this blog
arrived this morning in Malpensa, only 36 degrees difference, Malpensa 0 and phuket 36...
from tomorrow photos and post as usual
kisses

stamattina ho pubblicato il post della thailandia perche' in thai mi sono collegata solo 1 volta e di corsa, avevo scritto questo post ma pubblicato solo sul mio blog di viaggi, uff volevo aggiornarvi invece e' come se non lo avessi fatto!
bhe' avrete capito che me la sono goduta, sole, mare, e tanto relax...oltre a svariati massaggi thai.
arrivata stamattina a malpensa c'erano solo 36 gradi di differenza visto che a malpensa il termometro segnava 0 ed a phuket 36.

venerdì 20 gennaio 2012

Just arrived in Thailand



Hello from Khao Lak Thailand

arrived in Thailand since almost 2 days, sun,beach and noodles, love thai massage and relaxing on the beach, eating noodles again but thai food is really better than indonesian, enjoying the holiday.
kisses

Arrivata in Thailandia ormai da 2 giorni, viaggio un po pesantuccio a dire il vero, 13 ore di volo via Rangoon in Birmania, per fortuna l'aereo non era pieno cosi mi sono sdraiata su 2 posti ma dormire su di un letto e decisamente un altra cosa.
relax, massaggi, spiaggia, sole, caldo ed ancora noodles anche se la cucina thailandese e decisamente meglio di quella indonesiana.
baci baci mi sto godendo la vacanza


p.s sorry ma non trovo gli accenti in questa tastiera con i caratteri thai

lunedì 16 gennaio 2012

Bye bye i'm in holiday

E basta con questi viaggi starete pensando, mi vergogno un pò a dirlo visto che sono tornata da 1 mese e mezzo dopo 1 mese di vacanza in Indonesia ma domani sarò di nuovo in aeroporto a Malpensa destinazione Thailandia, no non rimango 1 mese anche stavolta, solo 1 settimana. E' capitata un offerta dell'ultimo momento e non potevamo dire di no, a dire il vero la nostra richiesta era per 2 settimane ma non ci hanno confermato il volo! Ritorno in Thailandia dopo 9 anni, questo paese è stato uno dei primi viaggi fatti con leo, la volta precedente abbiamo girato abbastanza e visto tante cose, siamo stati a Bangkok, koh Samui, Phuket, Krabi, Phi Phi island e Koh Lanta, direi tanti giri, questa volta dato il poco tempo andremo solo a Khao lak, una zona sulla terra ferma ad 1 ora di macchina da Phuket, pare sia un posto molto bello con una spiaggia lunga km e km. khao lak e' stata una delle zone piu' colpite dallo tsunami ma a quanto pare e' stato ricostruito tutto, vedremo. Alla fine staremo anche un paio di notti a Phuket, non amo molto quest'isola, troppo turistica, troppi negozi e centri commerciali, troppi italiani  ma sopratutto troppo turismo sessuale....per noi che siamo abituati a fare viaggi un po' avventurosi, pochi turisti e divertimento pari a zero sara' tutta vita, a dire il vero un po' di vita notturna e negozi non mi dispiace affatto. Mi collegherò sicuramente per aggiornarvi tanto dove vado non avrò  problemi di collegamenti.baci cari lettori

you might be thinking stop theese trips ...... I'm ashamed to say it, since I came back from 1 month and a half after 1 month of vacation in Indonesia. but tomorrow I'll be' back to Malpensa airport  destination Thailand, no I'm not going to stay  once again 1 month, but just 1 week only.It 'happened  at the last minute and  we could not say no to a very special offer, our request was for 2 weeks but they did not confirm us the flight I'm returning  to Thailand after 9 years, this country was one of the first trips made ​​with Leo, the last time we shot enough and seen so much, we were in Bangkok, Koh Samui, Phuket, Krabi, Phi Phi Island and Koh Lanta. .. reaally a lot of laps, this time due to the  the short time we will go only in Khao Lak, an area on the mainland at 1 hour drive from Phuket, seems to be a very nice place with a very long beach khao lak 'was one of the most' affected places by the tsunami but apparently was rebuilt everything, we will see.... We'll stay also a couple of nights in Phuket, i don't like so much this  island , too touristy, too many stores and malls, too many Italians but especially sex tourism too .... for us that we are used to travel a little 'adventurous, few tourists and no entertainment will be a bit strange, actually  I do not mind at all a bit' of nightlife and shops .I definitely will connect to update i don't think i will have connection problems 

kisses dear readers



venerdì 13 gennaio 2012

mercoledì 11 gennaio 2012

lunedì 9 gennaio 2012

venerdì 6 gennaio 2012

giovedì 5 gennaio 2012

Sale


Today started the sales in my town and the only thing i wanted to buy was a Zara bag......now on new collection and not on sale of course. Lucky me!
which are your plans for theese sales? are you going to buy something?

Oggi sono iniziati i saldi anche a Genova e l'unica cosa che volevo comprare era una borsa di Zara .....casualmente finita nella nuova collezione e quindi non in saldo......la solita sfigata!
e voi che programmi avete per questi saldi? 
Sicuramente non e' il momento migliore per parlare di saldi e di shopping visto il periodo di crisi,pero' magari qualche soldino l'avete messo da parte per quella cosa che volevate da un po'.

P.s come sapete questo blog e' frivolo e parla volutamente di cose frivole ( viaggi a parte)

mercoledì 4 gennaio 2012

kakaban e sangalaki


Nuotare con le tartarughe ✔
Nuotare con le mante ✔
toccare le meduse non urticanti ✔


Si torna in Asia e più precisamente nella meravigliosa Indonesia. Dopo Jakarta, Bali, Flores e le Molucche abbiamo deciso di andare nel borneo indonesiano, il Kalimantan e più precisamente nell'isola di Derawan, un'isola per il  momento ancora poco conosciuta dal turismo di massa italiano. Un'isola di nicchia che solo i veri appassionati dello snorkeling e del diving conoscono.

Derawan è stato uno  dei viaggi più sorprendenti per la quantità e varietà di pesci incontrati, la destinazione era mirata a vedere le tartarughe marine e le mante e cosi è stato.
Un'esperienza davvero incredibile che difficilmente si ripeterà. Non capita tutti i giorni di nuotare con almeno 5 tartarughe giganti intorno e te e praticamente ogni volta che ci si tuffava in acqua, nuotare con le mante è stato meraviglioso, sono cosi belle, quasi eteree e le meduse non urticanti? penso sia stata davvero un'esperienza di quelle da ricordare.
Il kalimantan sicuramente rimarrà nel mio cuore.

Ecco un'altro dei racconti di Leo, i particolari della nostra escursione a Sangalaki e Kakaban.

Partiamo in mattinata per la tanto attesa escursione a Kakaban ma soprattutto a Sangalaki. Il cielo è nuvoloso con qualche sprazzo di sole ed il mare calmo. La lunga barca di legno ci porterà ad incontrare le mante e le meduse non urticanti, alternando le due escursioni con il pranzo. La traversata è piacevole e dopo quasi due ore arriviamo a Sangalaki. L'isola è protetta da una grossa distesa di coralli tutto intorno che affiorano in molti punti durante la bassa marea. Ci avviciniamo all'isola, arrivando nella zona dominata dal faro e da una lunga e bianchissima spiaggia. Indossiamo maschere e pinne e ci tuffiamo. Grosse formazioni di coralli, branchi di pesci multicolori ma delle mante nessuna traccia. Gironzoliamo pinneggiando lentamente per circa un centinaio di metri ma niente da fare, le mante sembrano non esserci. Intanto il tempo stà peggiorando, si alza un pò di vento, il mare si increspa ed inizia a piovere. Decidiamo quindi di risalire sulla barca e consumare il pranzo a base di pesce e riso che ci eravamo portati, con la pioggia che ormai cadeva abbastanza intensamente. Il tempo di mangiare qualche piccola banana ed ecco che il barcaiolo, che era rimasto all'erta nel frattempo, ci avverte della presenza delle mante.
Le vediamo anche noi quelle piccole e scure pinnette che solcano la superficie del mare in lontananza, fino ad intuire la loro grossa mole quando passano a una decina di metri dalla barca.
Ha quasi smesso di piovere e ci tuffiamo immediatamente. E in lontananza, a pelo d'acqua le vediamo, sembrano uccelli neri enormi che volano sbattendo con lentezza e grazia le ali. Ne vediamo subito una, poi un 'altra, poi altri due a formare u++n piccolo stormo che si muove instancabilmente alla ricerca del plancton. Qui la visibilità è buona per cui le vediamo anche a una certa distanza. Tento di inseguirle ma la corrente è diventata molto forte per cui si vola letteralmente quando si nuota in suo favore ma si resta praticamente immobili quando invece si pinneggia contro.
Risaliamo quindi sulla barca per inseguirle e poterci avvicinare il più possibile. Ecco, dopo qualche minuto, non molto distante da dove eravamo prima, ci rituffiamo. Eccole lì in fila indiana che ci passano abbastanza vicino, sono quattro con il dorso nero e la pancia bianca, con le pinne laterali che sembrano delle enormi ali ed una coda lunga e sottile. Le stò filmando con la fotocamera digitale e me le vedo sfilare davanti e sparire nel blu del mare o almeno credevo, ma prima di guardarmi intorno e magari nuotare verso la barca eccole ritornare. Nuotano con la bocca spalancata, incuranti della nostra presenza ed io mi fermo e comincio a filmare. Si avvicinano velocemente specialmente la prima che punta proprio nella mia direzione. La vedo avvicinarsi sempre di più, con quel suo aspetto mostruoso ma assolutamente non pericoloso e mi sfiora praticamente, tanto che debbo ritrarre la fotocamere per non farla colpire dalla sua mole, ma nello stesso istante allungo la mano, accarezzandone il dorso. Lo sò, non si dovrebbe fare mai, ma è stato un gesto assolutamente istintivo. La pelle al tatto risulta morbida ma resistente, non liscia ma punteggiata da tantissime piccole mezze sfere. Una piacevole sensazione davvero. Ancora qualche minuto a riprendere altri passaggi di questi gentili ed innocui animali per poi definitivamente risalire sulla barca. Lasciamo Sangalaki, con la sua spiaggia bianca ed il suo faro per dirigere la prua verso Kakaban, grossa isola montagnosa che ha al suo interno un lago in cui dimorano milioni di meduse, le quali, non avendo nemici naturali in quello specchio acqueo, hanno perso le caratteristiche urticanti che ben conosciamo. Attracchiamo al pontile che fuoriesce direttamente dalla vegetazione intricata. La costa appare rocciosa e coperta di una rigogliosa vegetazione che arriva quasi a lambire il mare, circondato da una distesa di coralli. L'acqua bassa e trasparente ha dei bellissimi colori con diverse tonalità di azzurro. Finito il pontile bisogna risalire la costa scoscesa tramite delle scale in legno ampie ma molto ripide. Dopo pochi metri sì è inghiottiti dalla jungla tropicale, con il suo elevato tasso di umidità e le grida di uccelli e altri animali perfettamente invisibili tra la vegetazione. Dopo tre o quattro rampe di scale ecco la discesa verso l'interno, anche questa con dei gradini di legno costruiti dai locali. Siamo nel parco marino che comprende anche Sangalaki. Alla fine delle scale ecco aprirsi un poco la vegetazione e compare alla vista un grosso lago, anzi un enorme lago di cui in alcune direzioni non si vedono le rive. Si arriva ad una piattaforma rettangolare, sempre in legno, il cui lato più breve a sinistra si getta gradatamente nell'acqua del lago. Essendo circondata da una fitta vegetazione, questa ha un colore verde che poi degrada sul giallo quando ci si immerge con la maschera. Lo spettacolo è decisamente diverso da quello visto a Sangalaki. La visibilità è ridotta su un fondale sabbioso, anzi quasi melmoso con delle
chiazze di alghe ancorate al fondo. Ma la cosa straordinaria è che si nuota attraverso nugoli di meduse dalle dimensioni svariate che vanno dalla pallina da ping pong a quello più grande da pallavolo. Sembrano tutte della stessa forma anche se in effetti ce ne dovrebbero essere di quattro tipi diversi. Se ne vedono dappertutto, da quelle ancorate al fondo con la vegetazione a quelle che nuotano a pelo d'acqua, uno sciame attraverso il quale nuotare dà una sensazione strana, quasi preistorica. Kakaban ha questa meraviglia della natura che non è direttamente collegata con il mare e la barriera corallina, facendola sembrare ancora più straordinaria, unica.
Faremo, durante il notro soggiorno a Derawan, ancora una volta questa escursione. Questa volta le mante di Sangalaki si presentarono all'appuntamento già nella mattinata, risparmiando un pochino di tempo che utilizzeremo per una discesa sull'isola ed una visita alla zona protetta dove vengono dimorate le uova che le tartarughe depongono anche su questa isola con la visione di un solo ed unico piccolino. Di Kakaban questa volta decideremo di osservarne la vita marina e la sua barriera corallina che si getta nel blu dell'oceano in un muro perpendicolare a pochi metri dalla costa. Bel corallo e branchi di pesce con qualche incursione di piccole tartarughe e aragoste ci hanno fatto compagnia per circa due ore di snorkeling, alla fine del quale siamo risaliti definitivamente sulla barca per far ritorno alla nostra guesthouse.

martedì 3 gennaio 2012

New Year outfit


this is what i wore for the last day of the year, we just went to some friends house so i could not wear something too shiny...
i decided to wear something leopard, like my Topshop coat and my leopard shoes, with a bit of red from the belt
p.s sorry for the pics but Leo did not want to collaborate that day, the last pics are made at 4 am  when we arrived home in the door of my building.......

ecco cosa ho indossato per capodanno, niente di troppo scintillante visto che l'abbiamo passato a casa di amici ed allora cosa c'e di meglio del mio adorato leopardato?
Per l'occasione ho indossato il mio cappotto di Topshop abbinato alle scarpe di Cinti,una nuova collana con teschio comprata il giorno prima, il solito vestito nero ed un tocco di rosso dato dalla cintura ...
p.s scusate le foto ma stavolta leo si e' rifiutato di collaborare e le ultime foto sono state fatte alle 4 del mattino nel portone del palazzo quando siamo rientrati, della serie ormai ero sfatta!

i was wearing
shoes Cinti
bag Pinko
coat Topshop
dress Zara
belt Zara
necklace no brand
ring YSL









Indonesia - Derawan


 Derawan, l'isola delle tartarughe, dei bambini, dei sorrisi e della calma.

Viaggio nel Borneo indonesiano a contatto con la natura, gli animali, i pesci e la gente locale.
Un viaggio che mi è rimasto nel cuore, una delle poche isole al mondo dove nuoti circondato dalle tartarughe giganti, le mante e le meduse non urticanti, una delle esperienze marine più belle della mia vita. La natura è magica ed io la amo.

Derawan vista da leo, ogni tanto lo convinco a scrivere.
se invece vi siete persi il mio post, lo potete trovare qui.
Pic by me. Nikon D60.

A Derawan si arriva via mare con piccoli ma veloci motoscafi che solcano un mare quasi mai mosso, ma al massimo increspato.
Si vede in lontananza già dopo poco che si è lasciata la costa, una piccola isola tondeggiante. A mano a mano che ci avviciniamo questa sembra allargarsi, allungando dei tentacoli verso il mare quasi a prenderne possesso. Sono i pontili, lunghi, in legno, dall'aspetto precario ma allo stesso tempo resistenti all'azione delle onde su cui sono costruiti e alcune guesthouse. Attracchiamo alla scaletta di uno di loro e risalendo i pochi gradini ci ritroviamo sul pontile che sarà nostro per i prossimi giorni.
La guesthouse si sviluppa su questo pontile, con le camere allineate lungo il lato sinistro, guardando la spiaggia. La nostra si trova al di sopra della linea del bagnasciuga, così da diventare " overwater "
nel periodo di alta marea.
Dopo aver preso possesso della nostra camera e una doccia rinfrescante, diamo un'occhiata in giro.
Davanti a noi un altro pontile con relativa guesthouse dopo il quale lo sguardo spazia fino al successivo in lontananza, incrociando barche ormeggiate al largo. Dall'altra parte il colpo d'occhio
è simile. La vista è inusuale ma molto bella e particolare.
Decidiamo di dare un'occhiata al villaggio. Lasciamo il pontile, oltrepassando la piccola reception, vuota, due grossi tavoli, la piccola libreria, la zona lavanderia con dei panni stesi ad asciugare. Superiamo la casa dei gestori, costruita sulla spiaggia ed arriviamo sulla strada principale, sabbiosa, ampia ed assolata, che si sviluppa alla nostra destra e sinistra, senza vederne la fine.
Le case in legno, alcune con un piano superiore o sopraelevate con una piccola veranda, si susseguono lungo la strada alternandosi a piccoli negozi che vendono un pò di tutto, ai ristorantini chiamati warung e da alcune guesthouse, che al momento sembrano vuote. Il tutto forma il villaggio che si sviluppa quindi lungo la strada , con un paio di zone in cui le case sono state costruite anche dietro, formando dei piccolissimi quartieri.
Scopriamo che la strada gira tutto intorno all'isola, parallela alla spiagge ed il giorno dopo la percorriamo in senso antiorario, attraversando prima un resort con diving center, lambendo poi una lunga spiaggia selvaggia e disabitata, un piccolo cimitero, la centrale elettrica con i suoi pannelli solari, per arrivare alle prime case del villaggio dalla parte opposta. In tutto una ventina di minuti di una comoda passeggiata su tratti sabbiosi, pietrosi e cementati in continua alternanza.
La vera bellezza del luogo però è il mare, non tanto perché abbia una visibilità eccezionale o ricco di una splendida barriera corallina, dato che ci sono altri luoghi dell'Indonesia dove queste qualità e caratteristiche sono espresse al massimo delle loro possibilità, quasi in assoluto. La bellezza di questo mare è rappresentato dalle numerose tartarughe di grosse dimensioni che nuotano pacificamente a pochi metri dalla riva e dai pontili. Nuotano lentamente brucando la distesa di sottili fili di alghe, simile ad un prato, che divide la riva dalla barriera corallina poco più al largo.
Facendo snorkeling le puoi facilmente incrociare che ti guardano curiose con i loro occhi grandi ed avvicinandoti un pochino ti rendi conto che sono grandi quasi quanto te!
Abbiamo scoperto, nei giorni seguenti, che sono letteralmente ghiotte delle foglie di banano ed ogni giorno, verso le 17:00 con il sole quasi al tramonto, andavamo sul pontile di fronte al nostro e calavamo due o tre foglie legate tra di loro, assicurandole poi alle assi. Bastavano solo pochi minuti, se già erano nelle vicinanze, per vedere la sagoma della prima tartaruga nuotare verso di noi, alzando la testa ogni tanto per respirare. E dietro la prima immancabilmente eccone altre due, poi un'altra ancora, tutte attratte dalle foglie di banano che galleggiano sul pelo d'acqua. Le mordono con i loro grossi becchi e ne strappano dei pezzi aiutandosi con le pinne anteriori. Una dopo l'altra a divorare letteralmente le foglie di cui alla fine rimangono solo piccoli moncherini. Una sera ne abbiamo contate sette che si spingevano, si facevano largo con le pinne, si passavano sopra l'un l'altra per riuscire ad arrivare a questa per loro prelibatezza. Bastava avere le foglie di banano vicine a noi per poter essere quasi assaliti dalle tartarughe, poterle accarezzare e vedere quel curioso e buffo zampillo d'acqua che fuoriesce dalle loro narici ogni qualvolta mordevano le foglie con la testa fuori dall'acqua. Uno spettacolo indimenticabile che si è ripetuto praticamente ogni giorno del nostro soggiorno.
Quando il sole calava il villaggio si animava e tutti gli abitanti si riversavano sulla strada o si
sedevano sulle verande a chiacchierare, qualche banchetto accendeva il fuoco per friggere le banane e venderle, qualcuno passava in motorino per andare non si sà dove e i ristoranti aprivano i battenti e due di questi accendevano anche la loro insegna luminosa. Atmosfera rilassata e tranquilla che ti fà dimenticare la frenesia ed i rumori delle nostre città.
Gli abitanti sono persone molto tranquille, sempre sorridenti che guardano un pò incuriositi i pochi turisti stranieri che si avventurano da queste parti. Durante il nostro soggiorno infatti al massimo eravamo una dozzina in tutto il villaggio, di cui noi due i soli italiani. Sembra però che durante il mese di agosto di italiani ne arrivino in numero cospicuo, ma non abbiamo notizie certe.

Stasera andiamo a vedere le baby turtle, i piccoli di tartaruga che dopo essere uscita dall'uovo sono pronti ad abbandonare il nido sotto la sabbia. Ci accompagnano i ranger dell'isola, due ragazzi che cercano di salvaguardare questa ricchezza dell'isola. Avevamo già assistito, sempre con loro e a distanza, alla risalita di una tartaruga sulla spiaggia alla ricerca del luogo adatto per deporre le uova, cosa che quella sera non aveva fatto, ma questo spettacolo si preannuncia decisamente più emozionante.
La buca dove i rangers hanno nascosto le uova è incredibilmente vicino al resort che si vede in lontananza dalla nostra camera, sotto una palma. Arriviamo che è buio con le nostre torce e ci mettiamo in cerchio intorno al ranger che delicatamente inizia a scavare. Ed ecco che improvvisamente si vede la prima tartarughina. E' di colore scuro, quasi nera, ancora addormentata, ma sotto di lei se ne intuisce un'altra. Il ranger inizia ad illuminare la buca con la torcia, accendendola e spegnendola creando un fascio di luce intermittente. La tartarughina sembra reagire a questa luce ed inizia a muoversi, prima lentamente ma poi sempre più velocemente, cercando di risalire dalla buca, muovendo freneticamente le pinnette. Il suo movimento, unito alla luce delle torce, risveglia anche le altre che erano ancora invisibili sotto la sabbia. Per aiutarle ancora il ranger
toglie un altro strato di sabbia ed ecco che appare una massa scura in piena agitazione. In pochi secondi questa massa di scompone in tante, tantissime tartarughine che sembrano fare a gara a chi arriva prima al bordo della buca. E' una migrazione che sembra non finire mai ed il ranger le prende una ad una delicatamente e le deposita in una grossa scatola. Alla fine ne contiamo 96! Fanno un rumore incredibile dentro la scatola, annaspando sul cartone con le loro pinnette cercando di liberarsi e di correre verso il mare, cosa che la natura le suggerisce. In questo caso l'intervento dell'uomo è provvidenziale alla loro sopravvivenza e noi insieme ai ranger ci dirigiamo verso la spiaggia dove avevamo visto risalire dal mare senza successo quella tartaruga. Svuotare la scatola di tutte le tartarughine sul bagnasciuga e vederle correre fino all'acqua, sparendo in un secondo, è stata una grandissima emozione. Chissà di quelle 96 quante fra qualche anno si potranno vedere nuotare placidamente quasi a portata di mano...

La giornata scorre tranquillamente qui a Derawan. Dopo aver fatto colazione, seduti ad un tavolino posto di fronte alla nostra camera sul pontile, si valuta la marea e se il mare non si è ancora ritirato ci si prepara all'uscita per lo snorkeling. Prepararsi è molto facile in effetti, basta indossare il costume, preparare la fotocamera digitale con la sua custodia subacquea, prendere maschera e pinne ed uscire dalla camera a piedi nudi. Qualche decina di metri sul pontile per arrivare alla scaletta, quella del nostro arrivo, discendere i pochi gradini ed immergersi in acqua. Poche pinnate verso il largo per superare la fine del pontile ed eccoci già nel territorio delle tartarughe. Il fondale sabbioso con la vegetazione ci accompagna per qualche decina di metri prima di incontrare le prime formazioni coralline. Il fondale si ricopre di corallo per poi sprofondare gradatamente nella profondità del mare. La visibilità non è mai eccezionale, ma vedere il passaggio frequente se non
costante di lion fish questo sì che è notevole. Piccole razze di alternano ai pesci foglia, che a testa in giù sui coralli imitano la vegetazione circostante. Branchi di pesci multicolori passano in una lunga processione, per poi ritrovarli molto spesso sotto i pontili, come per ripararsi dai raggi solari che qui, anche nelle giornate nuvolose, si sentono parecchio. Le formazioni coralline sono discrete e la vita sottomarina è soddisfacente per chi come noi fà snorkeling anche e soprattutto perchè è un continuo incrociarsi con le nostre amiche tartarughe, che un pò brucano la vegetazione tra i coralli
ed un pò vi ci si appoggiano, ancorandosi, per schiacciare un pisolino. Dieci, quindi minuti di sonno e poi una breve risalita per prendere una bella boccata d'aria e quindi di nuovo a riposare. Oppure le incontri nel tornare al pontile, mentre mangiano sul fondo sabbioso ed in questo caso non sono quasi mai da sole ma sempre in buona compagnia nei dintorni. Qui il livello del mare è basso, si tocca tranquillamente e sembra quindi di essere in una piscina in cui si aggirano grosse masse scure.
Dopo un paio di ore di snorkeling si risale sul pontile, doccia fresca ed è venuta l'ora di pranzare.